Arriva la stagione estiva, e con essa, alcune riflessioni sull’anno appena trascorso. La pandemia ci ha reso più forti? Ne parliamo con Alessandro D’Andrea, Presidente Nazionale A.D.A. (Associazione Direttori d’Albergo), General Manager Senato Hotel Milano e Vicepresidente Nazionale Solidus.
Lei è portavoce di una delle categorie che ha sofferto maggiormente la pandemia. Due anni difficilissimi, che ci lasciano, forse, con qualche insegnamento in più. Le chiediamo quindi: quale lezione trae dall’intera vicenda?
La lezione più importante che tutti noi abbiamo appreso, volendo fare una citazione storica, è che del futuro non v’è certezza. Quello che è accaduto ed il modo in cui ha cambiato le nostre vite personali e professionali non era assolutamente immaginabile. Eppure, se ne stiamo parlando è perché lo abbiamo e lo stiamo affrontando, con la speranza di uscirne quanto prima e più forti di prima. Io condivido la teoria dell’Oceano Blu, secondo la quale bisogna guardare al futuro sempre con positività e analizzare ogni disgrazia per coglierne le opportunità che sempre vi sono nascoste. Oggi si parla di essere in contatto anche a distanza, di ottimizzare tempi e spazi per il lavoro, che può essere positivo a favore della vita sociale, di riorganizzare le operazioni ottenendo anche risparmi economici che possono poi permetterci di reinvestire per esempio in sviluppo tecnologico o in risorse umane e così via.Cosa chiedono oggi i Direttori d’Albergo? Quali le necessità più impellenti? Su quali fronti si sta muovendo oggi l’Associazione?
Oggi ci aspettiamo di avere informazioni e regole certe e sicure sia per i viaggi ed i soggiorni che per la gestione aziendale, in particolare verso le risorse interne oltre che verso gli Ospiti, e ancora per l’organizzazione di eventi e per le attività nei pubblici esercizi. Abbiamo necessità di fare programmazione e promozione in modo coerente verso i diversi mercati ed essere in grado di dare informazioni corrette agli ospiti che frequentano gli Hotels, anche per ciò che si può fare o non si può fare all’esterno delle strutture alberghiere: nei locali pubblici, per gli eventi, i concerti, le attività sportive, etc. Inoltre, c’è ancora necessità di sostegni finanziari concreti per risanare le situazioni più difficili che si sono create nel recente passato, o si rischia di non riuscire a far ripartire le aziende. L’Associazione sta proseguendo il programma di approfondimento e aggiornamento professionale per i propri associati, tramite il suo Centro Studi Manageriali, su importanti tematiche che riguardano l’Accoglienza, soprattutto di domani, la Cultura dell’Ospitalità, in continuo cambiamento, e l’integrazione delle strutture ricettive con il territorio, affinché si possa offrire agli Ospiti un’esperienza sempre più completa e coinvolgente.Che skills deve possedere il direttore d’albergo di domani? Quali conoscenze dovrebbe implementare, quali attitudini?
La nostra professione è in continua mutazione perché di continuo cambiano i mercati e le abitudini di viaggio, sia per tempo libero che per lavoro. In questo periodo storico è prioritario essere predisposti al cambiamento improvviso, sia nel gestire le situazioni che ci troviamo di fronte sia nel programmare ciò che dipende da noi. Creatività e flessibilità di pensiero sono fondamentali per le decisioni strategiche, oltre ad un continuo aggiornamento tecnico-professionale sia per gli aspetti di vendita e marketing che per quelli gestionali. Bisogna stare al passo con lo sviluppo tecnologico, saper gestire al meglio le risorse destinate agli investimenti e fare molta attenzione anche al cambiamento climatico che in molti casi può condizionare le strategie. Sempre prioritario la gestione delle risorse umane che, non dimentichiamoci, sono alla base del successo delle nostre aziende.Potrebbe interessarti...
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